di Pedro Tamen
L’inchiostro nero che danza sulla carta
garantisce l’eternità di chi impugna
l’oggetto ballerino e freddo
(credevo un tempo, o semplicemente
fingevo di presumere). L’inchiostro
di qualunque colore e la carta
o ferro dove si iscriva
passano volatili come le dita
piene d’intenzioni e come
il suono del cuculo tre volte ripetuto.
Al silenzio che segue nessuno forse
risponde, poiché non sa
che c’è stato un suono, una verità, un prima.
L’inchiostro nero che danza sulla carta
garantisce l’eternità di chi impugna
l’oggetto ballerino e freddo
(credevo un tempo, o semplicemente
fingevo di presumere). L’inchiostro
di qualunque colore e la carta
o ferro dove si iscriva
passano volatili come le dita
piene d’intenzioni e come
il suono del cuculo tre volte ripetuto.
Al silenzio che segue nessuno forse
risponde, poiché non sa
che c’è stato un suono, una verità, un prima.
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