venerdì 25 novembre 2016

SENZA UNA DATA DA RICORDARE

di Eduardo Mitre

Senza una data da ricordare
né un luogo ben preciso da indicare
ecco che arriva la dimenticanza.
Silenziosa
come un morto che galleggia sul fiume,
lontana, ineluttabile
come può essere solo il destino:
come un’ampia zona buia,
o una scultura perfetta,
come una faccia senza lineamenti,
senza sguardo. E’ così che arriva.
Si crea una sera, all’improvviso,
lasciandoci stupefatti,
senza un’esclamazione, senza un grido.
Ci rendiamo conto semplicemente che è nata.
E ora mi chiedo:
in quale istante, fra i molti istanti,
in quale giorno, fra i molti giorni
tu mi hai dimenticato?






Nessun commento:

Posta un commento

Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione mediante cookies installati da terze parti autorizzate, nel rispetto della privacy e delle norme previste dalla legge. Continuando la navigazione, o scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio ed i cookies necessari.+InfoOK