giovedì 24 marzo 2011

POICHE' NON POTEVO FERMARMI

di Emily Dickinson


Poiché non potevo fermarmi per la Morte -
Lei gentilmente si fermò per me -
La Carrozza non portava che Noi Due -
E l'Immortalità -

Procedemmo lentamente - non aveva fretta
Ed io avevo messo via
Il mio lavoro e il mio tempo libero anche,
Per la Sua Cortesia -

Oltrepassammo la Scuola, dove i Bambini si battevano
Nell'Intervallo - in Cerchio -
Oltrepassammo Campi di Grano che ci Fissava -
Oltrepassammo il Sole Calante -

O piuttosto - Lui oltrepassò Noi -
La Rugiada si posò rabbrividente e Gelida -
Perché solo di Garza, la mia Veste -
La mia Stola - solo Tulle -

Sostammo davanti a una Casa che sembrava
Un Rigonfiamento del Terreno -
Il Tetto era a malapena visibile -
Il Cornicione - nel Terreno -

Da allora - sono Secoli - eppure
Li avverto più brevi del Giorno
In cui da subito intuii che le Teste dei Cavalli
Andavano verso l'Eternità -


2 commenti:

  1. Cara Carla, il tuo blog è un dono e questa poesia è il dono più bello che potessi farmi
    grazie di esserci
    angela campanella

    RispondiElimina
  2. Grazie a te Angela.
    Sono tante le cose a cui hai dato origine, direttamente ed indirettamente nella mia vita che se anche ti avessi fatto un regalo, sarebbe ben poca cosa.

    RispondiElimina

Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione mediante cookies installati da terze parti autorizzate, nel rispetto della privacy e delle norme previste dalla legge. Continuando la navigazione, o scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio ed i cookies necessari.+InfoOK