di Pier Paolo Pasolini
Senza di te tornavo, come ebbro,
non più capace d'esser solo, a sera
quando le stanche nuvole dileguano
nel buio incerto.
Mille volte son stato così solo
dacché son vivo, e mille uguali sere
m'hanno oscurato agli occhi l'erba, i monti
le campagne, le nuvole.
Solo nel giorno, e poi dentro il silenzio
della fatale sera. Ed ora, ebbro,
torno senza di te, e al mio fianco
c'è solo l'ombra.
E mi sarai lontano mille volte,
e poi, per sempre. Io non so frenare
quest'angoscia che monta dentro al seno;
essere solo.
non più capace d'esser solo, a sera
quando le stanche nuvole dileguano
nel buio incerto.
Mille volte son stato così solo
dacché son vivo, e mille uguali sere
m'hanno oscurato agli occhi l'erba, i monti
le campagne, le nuvole.
Solo nel giorno, e poi dentro il silenzio
della fatale sera. Ed ora, ebbro,
torno senza di te, e al mio fianco
c'è solo l'ombra.
E mi sarai lontano mille volte,
e poi, per sempre. Io non so frenare
quest'angoscia che monta dentro al seno;
essere solo.
Congratulazioni Carla!
RispondiEliminaStupendo!
E naturalmente è interattivo, nel senso che chiunque può proporti una poesia da aggiungere,
vero?
Che calore questa stanza.
Ti verrò spesso a trovare, quando avrò bisogno di rasserenarmi.
Un abbraccio
Antonella aloe
Ovvio che si, Antonella.
RispondiEliminaOgni suggerimento è il benvenuto, come pure pochi spiccioli di commento.
Grazie dei tuoi.
Carla